Arti Grafiche Trieste | Cinzia Platania: fotografia, poetica, musica e video
emozioni estetiche e non solo

Dislessia sul senso ultimo
Anche stavolta
Rovisto nel virtuale cesto delle parole
In cerca di quella che mi dia soddisfazione
Errante vado
Per lande desolate di terre sconosciute
Con stralci di frasi incompiute in mano
A cercare
Di spacciare sensi
Finché non arrivo
E trovo me stessa
Come ipotetica compratrice
Al mercato dell’inesplicabile scambio
Della forma coi contenuti
Insolvente come sempre
Prendo senza pagare
Mentre spaccio elucubrazioni
create come fossero mattoni costituenti
Con i quali finora ho eretto castelli vuoti
Troppo effimeri per durare
E mi accorgo che ancora una volta
sto cercando di convincermi
Ad abitarne la vacuità
E che empiere sarebbe di nuovo empietà
Così tutto ricomincia in un rondò
Al sorgere di un nuovo giorno
Ancora rovisto
Nel virtuale cesto delle parole
In cerca di moduli
Con cui costruire torri
Di verità ineffabili
Che irridono i cercatori come me
Sotto un sole schiettamente beffardo
Che rivela alla sua luce
La nostra vanità
Piccola guardo le mie mani
Per vedere oggi cos’ho
E trovo un nuovo stralcio
Che da esse sguscia via
Nella dislessia del senso ultimo
Che non può essere trovato pronto
Né tantomeno preso
Comunque ne ritengo strenuamente un lembo
Lo spaccio per buono
Lo vendo, me lo compro
Al mercato dell’ineguagliabile scambio
Della forma coi contenuti
Per scoprire che non è bastevole
Le rimostranze affiorano
La delusione torna paradossalmente
Insieme all’illuso sorriso
Mentre alzo lo sguardo
Allo scheletro persistente
Del castello delle elucubrazioni
Con le sue trasparenti torri
Per una volta vi entro
E mi ci perdo
Mi afferra la pienezza del sentimento del vuoto
Sento l’eco del mio sospiro
Che si rompe in mille rimandi
Di delusa ragione
E cala il sipario del giorno
A coprire l’introvabile parola
( primavera\estate 2016)








